NINO D'ANGELO    
 

Nato a San Pietro a Patierno il 21 giugno 1957, ha combattuto per diventare NINO D'ANGELO cioè un esempio per le giovani generazioni del Sud che si avvicinano alla musica.
Ha cantato nelle feste di piazza, è stato tra i punti di riferimento dell'ultima sceneggiata, ha costruito tassello su tassello una immagine incredibile e la sua carriera fino a diventare una bandiera per ogni piccolo talento di periferia o borgata che sogna un accesso alla musica popolare. Oggi Nino non ha più i capelli biondi a caschetto ed ha raffinato le sue canzoni che mostrano una sensibilità nuova. E' nato così "A nu passo d' 'a città", un disco che parla d'amore ma anche dei problemi di chi vive ai confini dell'impero. Il nuovo lavoro è il risultato di vent'anni di carriera in cui D'Angelo è stato autore di successo, campione d'incassi, divo della canzone napoletana. "A storia mia" ha dato il via ad una produzione sempre più fortunata fino al primo film "Celebrità". Era il 1981: nasceva il fenomeno D'Angelo. La faccia pulita da ragazzo simpatico e sfortunato unita alla motivazione del cantante ha generato decine di pellicole di successo. Ed è arrivato l'invito al Festival di Sanremo, al quale Nino ha partecipato nel 1986 con la canzone "Vai". Non gli bastavano più le esibizioni all'estero ( Olympia di Parigi, Wembley center di Londra, Brema, Brooklyn e Dusseldorf ) o i motivi di facile consumo. Il colore dei capelli è tornato al naturale e sono emerse le radici : Eduardo, la canzone classica, Bovio, Murolo e Tagliaferri lo hanno spinto a mostrare di poter puntare più in alto. Il progetto D'Angelo ha cominciato a prendere forma, prima timidamente con "Bravo ragazzo" e "Tiempo" poi con sempre maggiore lucidità è arrivato un disco di melodie classiche rilette con spirito moderno "A neve e 'o sole". E sono giunti i primi riconoscimenti da mondi diversi e lontani. Hanno scoperto di amare Nino D'Angelo: Lucio Dalla e Harvey Keitel, Miles Davis e Billy Preston, Goffredo Fofi, Giancarlo Giannini e Christopher Walken. L'anno scorso la regista Roberta Torre ha presentato al Festival del cinema di Venezia il video "La vita a volo D'Angelo", un' opera che racconta la sua vita. Poi, a Natale, è nato "Core pazzo", uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da lui per la regia di Laura Angiulli, andato in scena al Teatro Mercadante di Napoli. Un autentico trionfo di pubblico e di critica...<< E' qui che ho capito che avrei potuto osare ancora! >> dice oggi quando dietro l'angolo lo aspettano 90 repliche di "Core pazzo" in giro per i teatri d'Italia e la colonna sonora di un musical "Tano da morire" che sarà in visione quest'anno alla Biennale di Venezia. "A nu passo d' 'a città", il suo ultimo disco in uscita a fine maggio, è la consapevolezza di poter parlare dell'interland napoletano e del rapporto padri-figli, di noi 'prigionieri delle canzoni'. << Sono sempre stato dietro la porta, ho saputo aspettare >> dice con orgoglio << Sono Nino D'Angelo, non mi snaturo, anche se oggi sono in una zona franca tra Sergio Bruni e gli U2 >>.



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